scusate, ma L'AMACA di oggi (rubrica de La Repubblica) è da leggere.
Gli atteggiamenti dei coinvolti in calciopoli sono lo specchio di questa Italia:
"Avere tutto, ma lamentarsi sempre. E' questa la pietra filosofale del berlusconismo, ciò che trasforma i torti in ragione, la prepotenza in martirio. E spiazza l'interlocutore, lo smarrisce, lo inganna in permanenza. Uscito quasi indenne da Calciopoli (proprio lui che ha creato le condizioni strutturali, economiche e politiche della rovina del calcio italiano), è lì che grida alla persecuzione, alla lesa innocenza. L'ha scampata solo grazie alla pavidità delle istituzioni sportive (inutilmente rinnovate), roba che chiunque altro, al posto suo, starebbe tutto il santo giorno a fare "fiuuuuu" e a smaltire la strizza detergendosi il sudore, e facendo offerte al santuario più vicino. E invece, va all'attacco.
Inveisce, accusa, come se a farla franca non fosse stato lui, già campione assoluto del farla franca, ma il resto del mondo al completo, comunista, invidioso, che osa opporglisi e addirittura giudicarlo, lui che è al di sopra di ogni possibile giudizio. E ancora una volta assistiamo sbalorditi allo spettacolo dell'accusato che accusa, dell'impunito che si commisera, del potere che si compiange. Incerti, come sempre, tra senso del ridicolo e senso del disgusto."
3 commenti:
Aué Antre', colgo l'occasione per lasciare il primo commento sul tuo blog!
Evviva!
Ecco il commento: "Vattelappijanderculo!"
Bella!
Grazie Adrix, è un onore che tu sia il primo a commentare e sopratutto se avessi scritto qualcosa di diverso mi sarei offeso.
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