25 febbraio 2009

Testamento biologico

Carissima/o,
Ti
scrivo per chiederti un piccolo sforzo per una importantissima causa.
Nelle prossime settimane il testamento biologico sarà al centro del
dibattito in Parlamento, e la maggioranza intende approvare una legge
che limita la libertà di scelta del cittadino imponendo alcune terapie,
come l'idratazione e l'alimentazione artificiale. Le dichiarazioni
anticipate di trattamento non saranno vincolanti: spetterà sempre al
medico l'ultima parola. Qual è allora l'utilità di questa legge, se non
si garantisce al cittadino che la sua volontà sia rispettata? La verità
è che il ddl della destra è stato scritto per rendere inapplicabile il
ricorso al testamento biologico. Oltretutto, la dichiarazione dovrà
essere stipulata davanti ad un notaio, e rinnovata con cadenza
triennale: vi immaginate cosa significa andare ogni tre anni davanti a
un notaio accompagnati dal proprio medico di famiglia? Al contrario
della nostra proposta poi, non è presente nemmeno un cenno alle cure
palliative, all'assistenza ai disabili, alla terapia del dolore.

Ti chiedo dunque di diffondere il più possibile l'appello, invitando tutti
i tuoi contatti a sottoscriverlo: dobbiamo mobilitarci immediatamente
per raccogliere centinaia di migliaia di adesioni e difendere il nostro
diritto costituzionale alla libertà di cura. Se saremo tanti, il
Parlamento non ci potrà ignorare. Nel prossimo dibattito in Senato il
mio impegno personale è quello di dar voce alla vostra opinione, che
credo coincida con quella della maggioranza degli italiani. Che
vogliano utilizzare ogni risorsa della medicina o che intendano
accettare la fine naturale della vita, i cittadini vogliono essere
liberi di scegliere.

Ti ringrazio infinitamente e conto su di te per
far circolare il più possibile l'appello per il diritto alla libertà di
cura sul sito www.appellotestamentobiologico.it o http://www.appellotestamentobiologico.it/ , e grazie perché abbiamo già raggiunto
quasi 100.000 firme!

Ignazio Marino

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